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I principi di Sorìa di casa Galletti e la successione Moncada 
Famiglia di origine Pisana della quale si hanno notizie bibliografiche fin dall'anno 1090 con Ischiano Galletti fondatore del Jus Patronatus di San Pietro d'Ischia in Pisa. 
Simone Galletti fu priore o anziano di Pisa nel 1325.
Le linee siciliane sono originate dal barone di Fiumesalato, le linee successive ottennero i titoli di marchesi di SantaMarina e principi di Sorìa ex linea di Giambattista  Galletti e de Jaen (Giovan Battista) e principi di Fiumesalato e marchesi di San Cataldo ex linea di Asdrubale Galletti e de Jaen.
La linea dei Marchesi di San Cataldo si origina dal discendente di Asdrubale Galletti figlio di Nicolò figlio di Asdrubale capitano di Palermo che fu il primo marchese di San Cataldo, e principe di Fiumesalato, ottiene concessione dal re Filippo IV° il 6 ottobre 1627.
E' un refuso o una svista  fare discendere i Galletti di Sorìa dai Galletti di San Cataldo, entrambe le linee discendono dal barone di Fiumesalato.

Il celebre Mugnos racconta di ben tre passaggi della famiglia da Pisa in Sicilia:
1.Nicolò Lancellotto Galletti senatore della città di Palermo nel 1505 sposa Violante de Jaen e Salomone baronessa ereditiera di Fiumesalato, maritali nomine barone di Fiumesalato.
1.1. Adriano Asdrubale Galletti e de Jaen barone di Fiumesalato 
1.2. Giambattista Galletti e de Jaen sposa Margherita......
1.2.1 Giuseppe Galletti sposa Maria Anna Petruso
1.2.1.1 Alessandro Galletti e Petruso sposa Francesca Sollima baronessa ereditiera di Casa Sollima e Castagna baronessa di Santa Marina, fu senatore di Palermo nel 1678.  Da questo momento tutti i titoli e gli stati di Casa Sollima passano in questa famiglia Galletti da questo momento detti di Santa Marina 
2. don Giovanni Pietro Galletti e Sollima marchese di Santa Marina viene investito nel 1696 delle terre e del titolo di Marchese di Santa Marina nel 1696 sposa.....
3. don Giovanni Alessandro Galletti I° principe di Sorìa,  viene investito del titolo di Marchese di Santa Marina nel 1717 e del titolo di principe di Roccapalumba nel 1743, commutato sotto il viceré Fogliani in Sorìa, morì il 14 settembre 1784 e sepolto nella cappella di Famiglia attualmente degli eredi Moncada di Monforte, sposò il 15 novembre 1745 donna Anna Maria Spadafora dei principi di Spadafora morta in Palermo il 25 settembre 1780.
4. don Giovanni Alessandro Galletti e Spadafora II° principe di Sorìa e III°marchese di Santa Marina sposa Giovanna Colonna e Ventimiglia di Cesarò morto a Palermo il 24 gennaio 1794 e sepolto nella cappella di Santa Maria di Gesù oggi degli eredi Moncada di Monforte.
5. don Giovanni Pietro Galletti e Colonna III° principe di Sorìa e Roccapalumba e V° marchese di Santa Marina sposa il 9 giugno 1791 la principessa donna Anna Maria Ventimiglia e Perpignano, principessa ereditiera di casa Ventimiglia di Geraci e pertanto marchesa di Geraci e principessa di Castelbuono, erede dei titoli e degli stati del padre S.A. il principe don Giovanni Ventimiglia e Spinola e dei titoli e degli stati della madre donna Rosa Perpignano principessa ereditiera di Bonriposo. Il principe di Sorìa morì in Palermo il 12 febbraio 1824.
6. S.A. donna Rosa Galletti e Ventimiglia marchesa di Geraci e principessa di Castelbuono quale unica erede del madre e della madre sposa il 22 giugno 1822 don Giovanni Antonio Moncada e Celestri X principe di Monforte nato il 13 luglio 1797 morto nel 1854 a Monforte, proprietario di un enorme patrimonio e di una enorme biblioteca con una quadreria ereditata dalla zio ( il principe di Giovanni d'Alcontres) con quadri di Mattia Preti ed altri autori.
 
Da questo momento e per questo importantissimo matrimonio i titoli di casa Galletti di Sorìa, i titoli e le prerogative della casa sovrana Ventimiglia di Geraci principi di Castelbuono, principi del Sacro Romano Impero e i titoli di casa Perpignano principi di Bonriposo passano in casa Moncada di Monforte maritali nomine. 
6,1. principe don Guglielmo Raimondo de Moncada e Galletti Ventimiglia, principe di Monforte e principe di Sorìa, marchese di Santa Marina, barone di Tortorici, barone di Castania, principe di Bonriposo etc Grande di Spagna sposò Antonietta Vizzini e La Cava nata nel 1830. ( V. successione Moncada di Monforte, successione Moncada Zarbo di Monforte, Moncada di Sorìa e Moncada Lo Giudice di Santa Chiara) 
6.2. principessa donna Emanuela Moncada e Galletti Ventimiglia dei principi di Monforte, aveva sposato il principe Giovanni Ventimiglia marchese di Gerace, suo cugino, ed era morta senza discendenza. 
5.2 don Giuseppe Moncada e Galletti Ventimiglia dei principi di Monforte nato il 22 ottobre 1824, Capo della Guardia Reale di Sua Maestà Ferdinando II morto il giorno 8 marzo 1887 sposa con Carolina dei marchesi Agneto il giorno 8 giugno 1850. 
Da questo matrimonio tra don Giuseppe Moncada e Galletti Ventimiglia dei principi di Monforte con Carolina dei marchesi Agneto celebrato il giorno 8 giugno 1850 nascono:
6.2.1 donna Emanuela Moncada e Agneto dei principi di Monforte sposata ad Enrico di Benedetto
6.2.2 don Giovanni Antonio Moncada e Agneto dei principi di Monforte sposato ad Elonora Acton e Pignatelli di Cerchiara 
6.2.3 donna Maria Giuseppa Moncada e Agneto dei principi di Monforte nata il 04.08.1856 e sposata al capitano cav. Gaetano Zarbo il cui discendente sposerà Antonietta Moncada di Monforte figlia del principe di Monforte Giovanni Eugenio Moncada e Trigona.  
6.3.4. Maria Rosa Moncada di Monforte 
6.3.5. Vittoria Moncada di Monforte 
6.3.6. Teresa Moncada di Monforte
6.3.7. Francesco Moncada di Monforte
6.3.8. Guglielmo Raimondo Moncada di Monforte 

7. principe don Guglielmo Raimondo Moncada e Galletti principe di Monforte, conte di Sampieri, barone di Tortorici, grande di Spagna di prima classe e di seconda classe, per successione alla madre principe di Sorìa, marchese di Santa Marina barone di Castania, per successione alla nonna materna vanta i diritti di Successione di Marchese di Geraci e principe di Castelbuono e tutti i titoli di casa Ventimiglia e casa Perpignano di Bonriposo con successione femminile, sedette come pari nel parlamento di Sicilia. Morì a Monforte il 28 dicembre 1876, sposò Antonietta Vizzini e La Cava nata nel 1830.
8. principe don Giovanni Eugenio Moncada Vizzini XII principe di Monforte, principedi Sorìa marchese di Santa Marina etc. nato il 5 aprile del 1846 e morto il 18 aprile 1915 fu un uomo di straordinarie virtù. 
Pari del regno e membro del parlamento Siciliano, seppe transitare le enormi proprietà familiari dalla amministrazione del regno delle due Sicilia a quella sabauda. 
Fu molto rispettato per le sue capacità di mediazione e per l'alto profilo morale. 
Fu sindaco di Campofelice di Roccella del quale aveva acquisito le terre e il castello di Roccella per il matrimonio celebrato il 25 settembre 1868 con Emanuela (Emma) Notarbartolo di Villarosa e Lucchesi Palli, fu erede con i due fratelli Pietro Notarbartolo duca di Villarosa e Costanza Notarbartolo sposata Jacona di San Giuliano (madre di Franca Florio nata Jacona di San Giuliano) della madre la duchessa di Villarosa Francesca nata Lucchesi Palli di Campofranco e Marziani di Furnari. 
La duchessa Francesca portò in casa Notarbartolo gli enormi beni di casa Lucchesi Palli principi di Campofranco e duchi della Grazia e quelli della madre la principessa ereditiera di Furnari. Da questo momento la vita de Moncada di Monforte avrà come fulcro il Castello di Roccella dove di celebrarono matrimoni e nascite fino alla vivente principessa Antonietta Moncada Zarbo di Monforte e di Sorìa ultima nata nel castello.Il principe ebbe 4 fratelli.
  Dal matrimonio tra il principe Giovanni Eugenio e la Principessa Emma nacque 
8. Don Guglielmo Moncada e Notarbartolo XIII° principe di Monforte principe di Sorìa e Grande di Spagna erede di tutti i titoli di casa Moncada, di casa Galletti e di casa Ventimiglia di Geraci, nato il 25 giugno 1869 e morto a Palermo il 16 dicembre 1933 sepolto nella cappella Trigona di Sant'Elia a Santa Maria di Gesù insieme a quasi tutti i suoi figli ed eredi. Viveva tra Palermo e Parigi dove possedeva una casa.
 Sposò il 1 dicembre 1896 la contessa Antonietta (Ninetta) Trigona dei principi di Sant'Elia, figlia del conte Francesco Trigona dei principi di Sant'Elia e di donna Giovanna Santostefano dei marchesi della Cerda e Paternò di Raddusa morta a Palermo il 28 ottobre 1928.
 La principessa Ninetta Moncada era una donna amatissima, viveva prevalentemente a Campofelice nel castello di Roccella dopo la prematura morte della amata figlia Emma nata il 12 settembre del 1902 e morta per annegamento all'età di 25 durante una crisi epilettica. Riposa in pace nella cappella voluta dal principe di Sant'Elia e Duca di Gela edificata dal Marvuglia nel cimitero di Santa Maria di Gesù. Il principe e la principessa di Monforte ebbero 7 figli, che saranno elencati successivamente.

9. Don Giovanni Eugenio Moncada e Trigona, IIV° ed ultimo principe di Monforte prima della abolizione dei titoli nobiliari per la costituzione della Repubblica, con grandezza di Spagna di prima Classe, conte di Sampieri ( San Pietro di Monforte o San Pier Niceto attuale) con grandezza di Spagna di 2 Classe, principe di Sorìa con grandezza di Spagna, marchese di Santa Marina, barone del Molino di Tortorici , barone di Castania, erede araldico di tutti i titoli di casa Ventimiglia, marchese e conte di Geraci per successione a casa Ventimiglia, principe del Sacro Romano Impero, principe di Bonriposo per successione a casa Perpignano, Principe di Castelbuono, barone di Pollina, marchese di Lementino conte di Ischia e Procida e delle Alpi marittime, con il trattamento di Altezza. Aveva studiato presso l'Accademia militare di Pinerolo. Prestò servizio nell'esercito regio col grado di capitano nella prima guerra mondiale e col grado di colonnello di cavalleria, congedandosi con valore al termine della 2 guerra mondiale, decorato di medaglia al valore dal governo degli Stati Uniti d'America. Parlava perfettamente l'inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo e il catalano. Fu considerato un eroe per la opposizione all'allora regime che gli causò una prigionia in Sardegna ed una segnalazione che il principe viveva come una decorazione ( lettera alle figlie). Fu condotto davanti al plotone di esecuzione per essersi rifiutato di prestare giuramento al dittatore, salvato per l'intervento della principessa d'Assia. Fu l'ultimo a detenere i titoli di casa Moncada con valore legale durante il regno d'Italia. Sposò in prime nozze donna Emanuela Arezzo Airoldi figlia del marchese di Celano dalla quale ebbe un figlio.Questo matrimonio venne annullato per coartato assenzo e dichiarato nullo e privo di ogni effetto giuridico con sentenze del 30 Ottobre e del 13 novembre 1925. 
Il principe celebrò il suo secondo matrimonio con la ultima principessa di Monforte a detenere legalmente il titolo durante il regno donna Marianna Moncada David e Giardina figlia di don Santo David dei conti di Serradivalle e di donna Lucia Giardina dei principi di Ficarazzi e Santa Ninfa nata a Campofelice di Roccella il 14 gennaio 1909 . 
Il matrimonio fu celebrato a Campofelice di Roccella il giorno 8 giugno 1936. 
La principessa fu molto amata dalle donne di Campofelice, che per il suo matrimonio intrecciarono una lunga collana di semi di carrubo tessuti uno ad uno con un sottile filo proveniente dai telai di Roccella. 
I molti investimenti voluti dal principe e dalla principessa di Monforte per il territorio di Campofelice sono stati oggetto di una recente pubblicazione di Francesco Vasta ed un'altra pubblicazione della storica Domenica Barbera. 
Il consiglio comunale di Campofelice di Roccella nel 2020 ha donato targa e gonfalone della città alle figlie dei principi di Monforte, Antonietta Moncada Zarbo di Monforte e Lucia Moncada di Monforte quale testimonianza del profondo legame tra il territorio e questa famiglia.
Essendo abolito il riconoscimento dei titoli nobiliari da parte della Repubblica Italiana gli eredi verranno da adesso descritti per pura prassi genealogica senza riferimento ai titoli nobiliari se non per le sentenze dei tribunali che li riconoscono come predicati. Resta valido il diritto degli eredi alla successione ai titoli qualora ce ne fossero le condizioni giuridiche.
L'ultimo principe refutò in vita alcuni titoli ai figli ed in particolare quelli di conte di Sampieri e Barone di Castania, principe di Sorìa, principe di Bonriposo, e marchese di Santa Marina come nella tradizione di casa Moncada. 
Per questa tradizione familiare il figlio primogenito del principe di Monforte è sempre detto conte si Sampieri, qualora siano viventi sia il principe di monforte che il figlio conte di Sampieri, il seguente avente diritto è sempre stato chiamato principe di Soria. Il fratello del principe di Monforte usava il titolo personale di Marchese di Santa Marina. Questi titoli sono stati refutati dal principe di Monforte con atti precedenti la sua morte a favore dei figli e delle figlie. Per i familiari la validità di questi atti è nella memoria, il valore giuridico è reso nullo dalla disposizione transitoria finale della Repubblica Italiana che non riconosce i titoli nobiliari, riconoscendo però i titoli come predicati del cognome per gli aventi diritto. 
Il principe e la principessa di Sorìa ebbero 3 figlie nate nel matrimonio celebrato nel 1936 e due figli legittimati .
Questo nucleo familiare è detto dei Moncada di Sorìa, che da attestazioni dello stato civile del Regno d'Italia ( vedi documentazione e archivi Moncada di Monforte e Moncada di Sorìa, e Moncada Zarbo di Monforte e di Sorìa).
 Il 1° Giugno 1991 donna Lucia Antonietta Federica Moncada di Monforte, figlia del principe di Sorìa e di Monforte don Giovanni Eugenio Moncada e Trigona e della principessa donna Marianna Moncada nata David Giardina dei conti di Serravalle,  ottiene sentenza del tribunale di Palermo con l'aggiunta del predicato "di Sorìa" (vedi documentazione precedente).
Donna Lucia, come tradizione e privilegio  familiare,  ebbe refuta del titolo da parte del padre durante il regno, la sua discendenza è nel nipote don danilo Moncada Zarbo di Monforte e Moncada di Sorìa adott. con adozione speciale tra parenti in quanto figlio della sorella donna Antonietta Moncada di Monforte e del procugino don Calogero Zarbo Moncada discendente di don Giuseppe Moncada e Galletti. 





altri componenti di casa Galletti .
  • Carlo Galletti  senatore nel 1536
  • Nicolò Galletti fratello di Carlo Galletti e senatore della città dal quale discendono le linee siciliane della famiglia Galletti.
  • Nicolò Galletti fu il primo barone di Fiumesalato  maritali nomine avendo sposato Violante de Jaen baronessa ereditiera di Fiumesalato
un suo discendente Vincenzo Galletti ebbe concessione del titolo di marchese di San Cataldo da Sua Maestà il re di Spagna Filippo IV°
1. Vincenzo ebbe l'investitura di primo principe di Fiumesalato dal re Carlo II° nel 1672
2. Pietro Galletti,  Sua Eccellenza il vescovo di  Catania e di Patti e supremo inquisitore  rinuncia alla investitura in favore del fratello, 
3.Ignazio Galletti principe di Fiumesalato riceve investitura nel 1685

Una  linea siciliana  della famiglia Galletti è tuttora fiorente nella linea dei Galletti di Santa Rosalia oggi rappresentata dall'avvocato don Gian Francesco Galletti di Santa Rosalia

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